Sabato 3 Dicembre 2016 si è svolta la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
La Cooperativa Cava Felix fondata con Emiliano Sergio e altri nove soci quasi tre anni fa, rappresentata per l’occasione da Anna Ferrara, Annachiara Di Donato e Gerardo Ferrigno, ha partecipato all’evento promosso dal Parco Archeologico di Paestum sull’inclusione sociale e il turismo accessibile!
All’evento erano presenti altre personalità di spicco, quali Vitina Maioriello e Carmine Emilio Lanaro di MI GIRANO LE RUOTE; Nicola Longo e Giovanni Pinucci di CILENTO4ALL; Cetty Ummarino del network B&bLIKEYOURHOME; il senatore Alfonso Andria, il Direttore Gabriel Zuchtriegel e le eccelse guide del Parco Marco Vasile e Maria Josè Luongo.
Una menzione speciale va all’Hotel Delfa (Via Laura, 7 – Paestum) che ha ospitato circa 25 persone per un pranzo di gala organizzato proprio in occasione dell’evento.
Stralcio del discorso:”La Cooperativa Cava Felix, che mi onoro di rappresentare quest’oggi, esiste solo da due anni e mezzo! All’inizio del 2014, un gruppo di amici, decisero di prendere in mano il loro futuro e provare a inventarsi un lavoro che calzasse non solo con gli studi che avevano fatto ma anche con la loro indole.
Professionisti sensibili alle tematiche sociali, con la voglia di affermare e consolidare il potere turistico del Sud Italia, consapevoli di vivere in una miniera d’oro si sono dati un compito: renderla accessibile, a tutti, perché il Diritto di scegliere come e dove andare in vacanza, è di tutti!
DIRITTO INALIENABILE!
La Forma Mentis della nostra Cooperativa, il motto che ci caratterizza, è sicuramente, in questo momento storico, un’eresia! Per noi la disabilità è anche una condizione relativa.
Mi spiego: il concetto assoluto della menomazione fisica, mentale, ecc. può essere surclassato, se l’ambiente circostante offrisse la possibilità d’emanciparsi.
In modo spicciolo: è pur vero che parto da un deficit, da un “meno uno”; ma è un “meno uno” recuperabilissimo grazie alla naturale evoluzione, alla crescita personale, all’adattamento e al funzionamento in rapporto all’ambiente e all’accrescimento delle resilienze.
Personalmente penso, e mi chiedo: “Sono Disabile?!? – Sì, mi hanno reso Disabile nella misura in cui hanno posto le barriere intorno a me!”. Se si riuscisse a promuovere questa nostra visione, se per un attimo tutto il mondo mettesse da parte l’assistenzialismo, il becero pietismo, ma si rimboccasse le maniche e abbattesse ogni forma di barriera, sia essa economica, sociale, culturale o architettonica, allora vivremmo nel miglior mondo possibile, vivremmo in un mondo accessibile. Sin dal principio, il processo di evoluzione della specie umana è avvenuto grazie alle micro-società primordiali, perché solo attraverso la condivisione, la partecipazione, la comunione, è possibile vivere una vita migliore. Se l’intera umanità facesse proprio il concetto che “l’Uomo non è un’isola”, che ogni individuo, lasciato da solo è limitato e che i limiti si superano grazie ad un contesto sociale accorto e accogliente allora non avremmo più problemi.
Le stampelle come il colore dei capelli, la sedia a rotelle al pari degli occhiali, sono solo un accessorio, un optional, un valore aggiunto che in nessun modo dovrebbe condizionare le scelte turistiche di un individuo.
In Italia pochissime strutture, alberghi, musei, ancor meno Parchi archeologici di tale calibro, sono realmente privi di barriere. Moltissimi edifici pubblici, costruzioni, complessi architettonici, si stanno adeguando, migliorando; consci forse del fatto che la domanda turistica sta crescendo! Ormai, il turista disabile non è più “un turista per caso” ma sta maturando la consapevolezza di riuscire a muovere, in un senso o nell’altro, l’ago della bilancia. Un turista disabile quasi mai si muove da solo! Un turista disabile ha numerose esigenze; ma se si soddisfano le sue, si può affermare che si soddisfino le esigenze di tutti. Una passerella come questa posta nell’area archeologica che porta fino all’interno del Tempio di Hera, detto Basilica facilita l’anziano col bastone, la mamma col passeggino, l’uomo in carrozzina, la donna con le stampelle, ecc…
La Cooperativa Cava Felix fornisce personale qualificato, impiega soci disabili applicando tecniche di auto-mutuo-aiuto all’interno di un gruppo di turisti, garantendo “l’accessibilità assistita”. Il nostro piccolo segreto è che facciamo CON loro e non PER loro.
Secondo noi questa è inclusione! Questa è crescita personale, emancipazione sociale!”
Anna Ferrara, Vicepresidente della Cooperativa Sociale Cava Felix
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